Robert Schumann. Diari (1828-1830)
a cura di: Nicoletta Lagna
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Robert Schumann, figlio di un piccolo editore, nacque a Zwickau l’8 giugno 1810. Nel 1828 iniziò gli studi di Giurisprudenza presso l’Università di Lipsia, proseguendo l’anno successivo la carriera universitaria a Heidelberg ma, dal 1830, decise di dedicarsi esclusivamente alla musica, divenendo allievo di Friedrich Wieck, del quale sposò la figlia Clara nel 1840. Pianista e compositore, la sua produzione è tra le più vaste ed audaci del Romanticismo tedesco, del quale è considerato uno dei più insigni esponenti. Vicende personali e professionali, negli anni, resero la sua fragile salute psichica sempre più precaria, fino a richiederne il ricovero presso il sanatorio di Endenich nel 1854, dove terminò la sua esistenza due anni dopo.
(dalla Postfazione di Antonio Rostagno)
Perché tradurre i Tagebücher di Schumann? Perché scegliere i primissimi anni registrati nella sua frenetica, nevrotica, disordinata diaristica? In fondo, si potrebbe pensare, sarebbe preferibile una scelta degli anni più intensi, più produttivi, come il 1834 o il triennio 1836-38 in cui si intrecciano molti dei “capolavori” poi entrati nel canone maggiore. Eppure i diari del poco più che adolescente Schumann rivestono un’importanza di primo piano perché ci portano dentro una mente fortemente estranea al proprio tempo, ma che precisamente per questa estraneità lo rappresenta e ne incarna le insolubili contraddizioni. L’anno simbolico 1830, anno delle prime pubblicazioni di Schumann e anno con cui termina questa prima tranche di traduzioni dei Diari, è un anno di svolta profondissima nella storia d’Europa […]. Il 1830 segna un gigantesco terremoto sviluppatosi negli anni precedenti, ossia in esatta coincidenza con gli anni testimoniati nei Diari schumanniani, motivo per cui essi non costituiscono solo un documento (per quanto importantissimo) di una vicenda individuale privata, ma aprono anche un nuovo squarcio […] su un momento sì vitalissimo e pieno di slanci volitivi, ma anche caratterizzato da contraddizioni e fughe in avanti […] verso il nuovo che ancora non si conosce, periodo eroico e contraddittorio di cui Schumann è una delle voci più significative.
Nicoletta Lagna è una traduttrice letteraria con la passione per la musica e le lingue straniere. Alla laurea in Scienze Linguistiche, Letterarie e della Traduzione (Sapienza Università di Roma) affianca infatti studi musicali pratici e teorici, percorso che trova la sua realizzazione in traduzioni di testi musicologici o di libretti per opere musicali. Tra i soggiorni in Germania, un periodo di ricerca presso la Robert-Schumann-Haus di Zwickau è stato particolarmente significativo per la presente edizione.
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ISBN: 9788896906712
Pagine: 370
Anno: 2021





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