Partenope da Sirena a Regina
Il mito musicale di Napoli

di: Dinko Fabris

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Partenope nel 1699 fu il primo melodramma dedicato al mito di fondazione della città di Napoli, una delle poche capitali nate su un mito musicale. La canora Sirena di Napoli, Parthenópe (“la virginale”), faceva parte infatti del trio di musiciste donne-uccello sconfitte da Odisseo: sul suo corpo spiaggiato sull’odierna costa napoletana, una seconda Partenope, vergine greca figlia del re di Tessaglia, avrebbe poi fondato la nuova città che ne porta il nome. La narrazione di questo libro, frutto di oltre vent’anni di ricerche, ricostruisce il lungo percorso di costruzione di questo mito, ma non si tratta di un altro libro sulle Sirene, poiché il centro della narrazione non era mai stato esaminato prima: la riappropriazione del mito musicale della Sirena Partenope da parte dei napoletani a fini patriottici. Durante i due secoli di dominazione spagnola, Partenope rappresentò anche sulle scene teatrali la principale allegoria della città fino alla piena età borbonica, quando Napoli tornò capitale. Da allora sulle scene d’opera europee Partenope rappresenterà Napoli nelle versioni di autori come Vinci, Händel e Hasse.

 

Dinko Fabris, PhD all’Università di Londra e vincitore dell’abilitazione nazionale a professore ordinario nell’Università italiana, insegna all’Università della Basilicata (Potenza e Matera), è Principal Fellow dell’Università di Melbourne e dal giugno 2022 è anche professore ordinario nei corsi dottorali acpa dell’Università di Leiden. Membro di numerosi comitati scientifici internazionali e dell’anvur per la valutazione del comparto afam, è stato il primo italiano eletto presidente della International Musicological Society (2012-2017) per cui dirige lo Study Group “Mediterranean Music Studies”. Ha pubblicato oltre 180 testi scientifici, monografie ed edizioni critiche, principalmente sulla musica a Napoli, tra cui Music in seventeenth-century Naples. Francesco Provenzale (Ashgate 2007; rist. Routledge 2016), e co-dirige la nuova edizione delle Opere di Carlo Gesualdo da Venosa (Bärenreiter). Collabora da quattro decenni con l’insieme di strumenti antichi “Cappella Neapolitana” di Antonio Florio, ed è direttore artistico del Festival barocco Duni di Matera. Dal 2020 al 2024 ha diretto il Dipartimento di ricerca editoria e comunicazione del Teatro di San Carlo a Napoli. Dal 2024 dirige la rivista “Musica e Storia” per la Fondazione Levi di Venezia.

 

 



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ISBN: 978-88-96906-76-7
Pagine: 304
Anno: 2022